
Oggi vorrei parlare del
minicapoccia, ma per non creare confusione devo introdurvi qualche personaggio. Allora il
bigcapoccia è quello che incontrai a camerino ad ottobre e che mi ha permesso di essere qui, ma non ha nulla a che fare con questa storia. Il
minicapoccia è un tipo sui quarantacinque anni che sta passando sei mesi qui, esattamente come sto facendo io. Il
bigcapoccia, dalla fine di marzo, lo ha messo a capo del nostro gruppetto di 5 persone, dedite allo sviluppo di un progetto comune. Il nostro gruppetto è quindi composto da una ragazza, due ragazzi malesi, io, ed il
minicapoccia. Il primo problema che salterebbe all'occhio anche ad un profano che assistesse alle nostre riunioni, è che il
minicapoccia non sa un cazzo di informazione quantistica, ovvero sta studiando qualcosa, ma ancora ci si intreccia con questa roba. Io non sono di certo un genio, ma per ora la preparazione che mi ha lasciato camerino è stata perfettamente all'altezza dei compiti assegnatimi. Ma non è questo di cui voglio parlare. Ciò che attrae la mia attenzione è che spesso il
minicapoccia è un po' maleducato nell'esternazione dei suoi pensieri, dovrebbe essere più umile, ed evitare di dispensare insegnamenti non richiesti con scarsa gentilezza. Porto qualche esempio.
Alla nostra prima riunione, ancora non ci conoscevamo praticamente per nulla, ha detto con scarso tatto ad uno dei due ragazzi malesi di avere una pessima pronuncia inglese e "io non capisco assolutamente niente quando parli!!". Non mi metterò a fare inutili esempi fonetici relativi alla pronuncia del minicapoccia, è la più orribile che abbia mai avuto modo di ascoltare. Converrete che non è troppo gentile intervenire così con gente che neanche si conosce, non lo sarebbe neanche col proprio migliore amico o col peggior nemico. Sto scrivendo questo post solo oggi perchè proprio stamattina c'è stato un altro esempio di poca delicatezza. Avevamo la nostra solita riunione di fine stettimana, io avevo appena finito di spiegare una roba che avevo capito dopo una settimana che mi ci arrovellavo le meningi, tutti stavano discutendo in modo informale riguardo ai risvolti delle mie deduzioni, quando la ragazza si è assentata per cinque minuti. Al suo ritorno ci porta una buona notizia, ci dice che ha parlato con uno dei nostri superiori e nel prossimo mese sarà possibie incotrare certi tizi che potranno illuminarci ulteriormente sul nostro lavoro. Il minicapoccia le ha piazzato una predica che non finiva più, su come non doveva assentarsi ed andare a parlare con chicchessia senza dire nulla.
Innanzitutto si è assentata in un momento morto, la parte ufficiale della riunione era terminata. In più quella ragazza lavora qui da un sacco di anni ed il minicapoccia non può permettersi di farle la predica, perchè lui, dopo il suo soggiorno qui, tornerà ad essere concime, mentre lei continuerà ad essere utile per questa azienda. La riunione finisce mentre ci scambiamo sfuggevoli sguardi. Sono andato dalla ragazza e mi sono scusato con lei: "Scusami, sono rimasto zitto, non posso più sentire cose del genere, ed ho commesso l'errore di tacere. La prossima volta non lo farò, e ci sarà una prossima volta, la cercherò".
La cosa che un po' mi spiazza è che il minicapoccia probabilmente ha ammirazione per me, non mi ha mai fatto un appunto ed è spesso gentile nei miei confronti, ma dovrebbe regolarsi con gli altri.
Comunque oggi è stata una giornata di grande soddisfazione, ieri sera sul tardi ho avuto l'illuminazione su come decifrare certi dati sputati fuori da un attrezzo che devo studiare, ho spiegato le mie conclusioni alla riunione, ed oggi pomeriggio la ragazza e venuta alla mia scrivania a farmi i complimenti "nessuno qui dei ragazzi si sarebbe messo a fare un lavoro del genere, a loro le cose quantistiche non piacciono molto..." io ho risposto "mi ha dato soddisfazione fare una cosa del genere, a me piace. Lo rifarei".