Lunedì della settimana scorsa sono andato a pranzo con i colleghi... "dove possiamo andare?"... la scelta cade sullo stesso
ristorante dove a servire c'era la bella cameriera.
Stavolta non mi sono limitato a fare apprezzamenti coi colleghi, l'ho presa un attimo in disparte e le ho lasciato il mio numero di cellulare, in caso avesse avuto voglia di uscire. Avevo scommesso con i colleghi
40 pezzi da otto che non avrebbe richiamato, invece a pomeriggio inoltrato mi arriva un messaggio dove mi chiedeva qualche informazione su di me... chi diavolo fossi. Faccio del mio meglio per chiarire i suoi dubbi, per quanto sia possibile farlo in un sms, e dopo poco mi riscrive dicendo di essere libera di venerdì. "Ok, vada per venerdì!"
Ci accordiamo per una cena a KLCC (sotto alle torri), e ci diamo appuntamento alla stazione della metro Tasik Selatan, avremmo fatto un pezzo di strada insieme.
La settimana scorre nell'attesa vissuta con tranquillità.
Arriva venerdì, mi presento puntuale alla stazione, lei ha cinque minuti i ritardo, no-problem... aspetto. Quando si presenta vedo che andava insieme ad un'altra ragazza, sua sorella (non propriamente un fiore)...mmm...
"Non puoi accettare un appuntamento e portarti l'accompagno, maledizione!"
Questo "malinteso" è nato da un mio grossolano errore di valutazione della sua età quel giorno al ristorante, a vederla, le avevo dato ben più di 20 anni.
Dopo pochi secondi che parliamo si svela l'arcano, non ha ancora compiuto 18 anni... e subito comprendo che portarsi l'accompagno non sia poi così assurdo a quella età, anche viste le differenze culturali.
Cambio la modalità del mio cervello e mi sintonizzo sul "Ok, possiamo comunque passare una serata in centro, che male c'è, sarà di certo divertente ed originale"
...è scura di pelle, capelli lunghi nerissimi, degli occhi anch'essi nerissimi ma con un taglio fuori dal comune... fisicamente è una ragazza MERAVIGLIOSA... ma da ogni parola che diceva dimostrava di avere giustamente la sua età. Non sa assolutamente nulla dell'Europa, addrittura mi ha chiesto se parlavo la lingua malay, come se nulla fosse...
Ci rechiamo in 3 verso ste benedette torri, ci accingiamo alla scelta del ristornate... io faccio presente di non preoccuparsi del prezzo, scegliamo un ristornate che sembra carino. Mi confessa che è la prima volta che mangia al centro della città, a quel punto mi sento proprio occidentale, il riccone sperperatutto che va a mangiare in posti per ricchi... una realtà talmente distante da lei. Nel frattempo scherziamo sul fatto che lei cercava di insegnarmi la lingua malay e sulla mia pessima pronuncia, tutto sommato divertente. A fine serata, pur avendo sborsato un totale di 30 euro totali per 3 persone, lei e la sorella si erano convinte che fossi pazzo a pagare una cifra del genere. E' perfettamente comprensibile, nel ristorante dove lavora si può fare pranzo con circa 1 euro, ho offerto esattamente 10 volte ciò a cui è abituata, come se in Italia mi permettessi di offrire cene a 150 o 200 euro a persona.
Dopo cena è una passeggiata in un parco vicino alle torri a venirci incontro... sarebbe stato perfetto. Perfetta la luce, perfetto il momento, perfette le sensazioni. Sensazioni, lontane dal meccanico raziocinio. Sarebbe stato perfetto se la vocina del mio "buonsenso" non mi avesse tirato il freno a mano, svitato le ruote e non le avesse gettate nel lago. Lei mi chiede se si tratterà della nostra ultima uscita, o se ce ne saranno altre. "Sai, sono troppo vecchio per te!"... e lei che insisteva "ma se io avessi avuto 25 anni, sarebbero andati bene?"
Se...
p.s. lei non indossa il velo e veste pressapoco occidentale, le ho chiesto come mai, pur essendo mussulmana. Ha risposto che per ora va bene così, ma una volta sposata inizierà ad indossarlo, proprio come fece sua mamma anni fa... "ma con questi stupendi capelli come troverai il coraggio di coprirli?"