lunedì 28 aprile 2008

V2 live

apertura




Travaglio



5 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe un vostro commento sulla polemica "Grillo e la dichiarazione dei redditi pubblicata in internet"..... attendo vostre considerazioni
Saluti

giò ha detto...

ho visitato il sito http://www.agenziaentrate.gov.it/ per farmi un'idea, hanno momentaneamente sospeso il "servizio" per chiarimenti col garante della privacy.
Avrei voluto vedere di persona quali sono le informazini che realmente danno (immagino nome, cognome indirizzo, oltre al reddito?).

In ogni caso non so se l'allarme lanciato da Grillo (http://www.beppegrillo.it/2008/04/lagenzia_delle.html) abbia senso o meno, di certo fornire dati sul reddito sarebbe incoerente con tutta la struttura di liberatorie ed autorizzazioni al trattamento dei propri dati anagrafici ogni volta che si scrive il proprio nome su di un qualsiasi modulo.

Magari potrebbero esserci semplificazioni nello scovare evasori tramite un meccanismo di controllo reciproco tra i cittadini (esclusi i potenti che la farebbero franca in ogni caso), ma poi bisogna anche pesare il costo della perdita della privacy... diverrà realmente un'arma nella mano della criminalità per scovare meglio le proprie vittime? Sarà meglio evadere che prendersi una coltellata? Forse non è assurdo.

tu cosa ne pensi?

Anonimo ha detto...

Alcuni spunti di riflessione:
1) Grillo si stracciava le vesti per la liberà d'informazione e quando e' stato toccato in prima persona ha protestato (questo dovrebbe far riflettere sul personaggio, non dissimile da quelli che lui stesso ha additato come i censori della libera informazione). Quindi, finche' non si toccano i propri interessi, tutto va bene, diversamente si grida allo scandalo.
2) sono totalmente contrario alla pubblicazione di tali dati, in quanto riservati e personali (peraltro presso ogni municipio si possono consultare le dichiarazioni dei redditi, ma tutt'altra cosa e' su internet...)
3) la pubblicazione non sortirebbe comunque alcun effetto,ne moralizzatorio, ne di controllo reciproco (anzi sarebbe un fatto assai grave che si iniziasse a monitorare il prprio vicino e denunciare ipotetiche presunte "innocenti evasioni"). Ci sono le forze dell'ordine per questo (specialmente la GdF).
4) non alimenterebbe nemmeno i ricatti e le estorsioni ecc., in quanto non e' certo attraverso la lettura delle dichiarazioni dei redditi che i criminali scelgono le potenziali vittime....

Ma vi invito soprattutto a riflettere sul comportamento del vostro caro grillo..... meditate gente, meditate....

giò ha detto...

sono in accordo con i tuoi punti 2 e 3.

per quanto riguada il punto 1 non vedo il nesso tra libertà d'informazione e la diffusione di dati privati di tutti i cittadini, sopratutto, come tu stesso dici, tramite internet. Si sa cosa guadagna Grillo, non credo sia un problema finchè si tratta di attività legali.

Grillo è un essere umano, non l'ho eletto a dio, è una persona con grande capacità comunicativa, è molto divertente, a volte spara cazzate, ma esprime anche idee, e propone referendum sopratutto, che mi trovano in accordo e pertanto mi sento di appoggiare quelle idee.

Anonimo ha detto...

Chiarimento: deploro Grillo per come affronta le questioni, per come ha operato nel recente V2 (peraltro situazione tra il penoso ed il tragicomico) ma ancor piu' perche' egli fu fautore della "libertà di internet, l'unica rimasta" ed ora si atteggia a censore guarda caso quando pubblicano il suo reddito. Ha forse la coda di paglia oppure gli piace ficcare il naso solo nell'altrui "camera caritatis"?
Non vedo coerenza, questa e' la mia impressione...

Mi dà un po' l'idea di quel famoso detto "fare il fro... col cul. degli altri".... no?

E poi quelle pagliacciate del rituale "nome" .. "vaffan...", si tratta di becere rappresentazioni di ascendenza belluina..... un po' d'educazione ci vuole, anche quando si denunciano fatti oggettivamente deplorevoli....

Ma poi se il bue dice cornuto all'asino, megli darsi una calmata, credo....