Quella del ritorno è una delle sensazioni più assurde, sono tornato in quella casa a ripe e quasi stento a riconoscerla, mi è alieno anche il sapore dell'acqua del rubinetto... sono qui, nulla o quasi è cambiato in sei mesi, ho la sensazione di aver sognato... evidentemente la strana percezione viene tutta dal fatto che quello cambiato sono io, non l'avevo capito...
E' stato vero il viaggio che ho fatto? direi di no se non fosse per le prove evidenti, in primis il mio cambiamento. Bastano due giorni per rendere il ricordo visivo di kuala lumpur già evanescente, tutte le immagini che corrono nella mia mente sembrano essere velate da una nebbiolina che le rende decisamente indefinite... la dolce Hoi Yen, la familiare forma delle petronas towers, le ragazze dalla faccia rotonda incorniciata da un velo colorato che facevano shopping nel turbine di bancarelle vicino a masjid jamek, il quartiere bukit jalil dove abitavo, la meravigliosa Vivian che durante l'ultimo giorno sembrava volermi sposare... Ho perso già tutto dopo solo 12 ore d'aereo?
A kl si sceglie se essere abitudinari... o si sceglie se impattare volutamente con la realtà che anche dopo 6 mesi è in grado di nascondere il segretuccio non svelato... a Ripe mi sembra di sapere già tutto, mi riabituerò presto all'acqua di rubinetto, ed una volta fatto non ci sarà nulla di nuovo, per sempre. oblio. è dura accettarlo, ma mi chiedo se magari è colpa mia che al momento non vedo modo di vivere Ripe, di vivere l'Italia facendomi stimolare, oppure questi stimoli non ci sono davvero? ieri avrei certamente scelto la seconda risposta, ma forse bisogna solo impegnarsi di più a cercare le novità, perché qui nessuno le serve gratis come piatto del giorno. Oggi sono ottimista, domani ho un colloquio di lavoro e mi sento stimolato dalla possibilità di imparare, conoscere gente nuova...spero che duri...
di certo tornerò a visitare kuala lumpur con la sua gente amichevole, forse non tornerò a lavorare lì, ma adesso non la vedo più come una follia estrosa, ma come una possibilità. Finché avrò vita non mi tirerò indietro quando ci sarà modo di farsi travolgere, e quando poi, invece, non avrò più voglia di muovermi... no, non sono tanto forte da affrontarlo ora, preferisco negare che quel giorno arriverà.
un abbraccio a tutti voi che mi siete stati vicini in questo periodo, questa non è la fine, solo un momento importante, sento di volervi ringraziare.
E' stato vero il viaggio che ho fatto? direi di no se non fosse per le prove evidenti, in primis il mio cambiamento. Bastano due giorni per rendere il ricordo visivo di kuala lumpur già evanescente, tutte le immagini che corrono nella mia mente sembrano essere velate da una nebbiolina che le rende decisamente indefinite... la dolce Hoi Yen, la familiare forma delle petronas towers, le ragazze dalla faccia rotonda incorniciata da un velo colorato che facevano shopping nel turbine di bancarelle vicino a masjid jamek, il quartiere bukit jalil dove abitavo, la meravigliosa Vivian che durante l'ultimo giorno sembrava volermi sposare... Ho perso già tutto dopo solo 12 ore d'aereo?
A kl si sceglie se essere abitudinari... o si sceglie se impattare volutamente con la realtà che anche dopo 6 mesi è in grado di nascondere il segretuccio non svelato... a Ripe mi sembra di sapere già tutto, mi riabituerò presto all'acqua di rubinetto, ed una volta fatto non ci sarà nulla di nuovo, per sempre. oblio. è dura accettarlo, ma mi chiedo se magari è colpa mia che al momento non vedo modo di vivere Ripe, di vivere l'Italia facendomi stimolare, oppure questi stimoli non ci sono davvero? ieri avrei certamente scelto la seconda risposta, ma forse bisogna solo impegnarsi di più a cercare le novità, perché qui nessuno le serve gratis come piatto del giorno. Oggi sono ottimista, domani ho un colloquio di lavoro e mi sento stimolato dalla possibilità di imparare, conoscere gente nuova...spero che duri...
di certo tornerò a visitare kuala lumpur con la sua gente amichevole, forse non tornerò a lavorare lì, ma adesso non la vedo più come una follia estrosa, ma come una possibilità. Finché avrò vita non mi tirerò indietro quando ci sarà modo di farsi travolgere, e quando poi, invece, non avrò più voglia di muovermi... no, non sono tanto forte da affrontarlo ora, preferisco negare che quel giorno arriverà.
un abbraccio a tutti voi che mi siete stati vicini in questo periodo, questa non è la fine, solo un momento importante, sento di volervi ringraziare.