Capitano, perdio, cerchiamo di dare una ripulita a questa tomba! Foglie secche ovunque, ossa frantumate, licheni... qui sembra non passare più anima viva da troppo tempo. Muovere il culo!
Eccomi di ritorno dal mio ultimo impegno lavorativo serio, ok, avrò ancora una settimanella da passare in ufficio, ma ormai si tratta solo di presenza, la mia mente già è su quelle noiose cosette che bisogna sistemare prima di trasferirsi, è quello che sto per fare. Alcune radici erano già penetrate nel terreno, toccherà sradicarle. Radici ancora giovani.
Non ricordo se l'ho mai detto, ma qui in ufficio ogni lunedì si tiene un meeting dove qualcuno presenta qualcosa, un talk... ne avevo già fatto uno. Ultimamente una nuova moda aveva trasformato il meeting. Era passato dall'essere "knowledge sharing" a "problem sharing". Non si vuole più condividere semplice conoscenza, ma, condividere con il resto dell'ufficio i problemi tecnici che normalmente si incontrano sul lavoro. Io me ne sto per tornare a casa e di problemi tecnici non ne vedevo neanche l'ombra... mi era stato chiesto di presentare un problema. Avevo realmente il problema di non avere un problema. Cosa si fa in questi casi, oltre a disperare un po'? Si appiccia il computer, si apre il proprio browser preferito, si va su google e si scrive che si è tanto tristi perchè non si ha un problema. Qualcosa salterà fuori di sicuro. A me si è presentata questa pagina, poco amichevole dall'aspetto grafico, ancor meno nei contenuti... ma cristo, è il mio lavoro. Mi scelgo un problema, me lo studio per bene. Sant'iddio, finalmente ho del materiale di qualità! Sia chiaro, non è barare... si vuole che presenti un problema, ne ho cercato uno, l'ho studiato con onestà cercando di sviscerarne l'essenza, ho preparato una presentazione più chiara possibile. Credo di essere ancora nello spirito del "problem sharing". Spero sia servito al gruppo...
...in realtà non c'hanno capito un cazzo, solo 2 o 3 su 40 stavano dietro, non perchè io sia intelligente o cosa, no... semplicemente perché il problema che presentavo era di meccanica quantistica, senza alcuni prerequisiti non è di certo amichevole. I ragazzi del laboratorio sono quasi tutti informatici, spero di non avergli sfracassato i maroni più di tanto. Ma sono contento di come sia andata. La presentazione è finita col solito rinfresco, ma stavolta rinnovato nelle cibarie, gli ormai familiari dolcetti malesi erano affiancati da buonissimi cubettini di tradizione araba, portati dal collega iraqueno.
Buoni... anche se le loro donne dagli occhi truccatissimi e le borsette super dispendiose sono forzatamente mascherate di nero... buoni.
Eccomi di ritorno dal mio ultimo impegno lavorativo serio, ok, avrò ancora una settimanella da passare in ufficio, ma ormai si tratta solo di presenza, la mia mente già è su quelle noiose cosette che bisogna sistemare prima di trasferirsi, è quello che sto per fare. Alcune radici erano già penetrate nel terreno, toccherà sradicarle. Radici ancora giovani.
Non ricordo se l'ho mai detto, ma qui in ufficio ogni lunedì si tiene un meeting dove qualcuno presenta qualcosa, un talk... ne avevo già fatto uno. Ultimamente una nuova moda aveva trasformato il meeting. Era passato dall'essere "knowledge sharing" a "problem sharing". Non si vuole più condividere semplice conoscenza, ma, condividere con il resto dell'ufficio i problemi tecnici che normalmente si incontrano sul lavoro. Io me ne sto per tornare a casa e di problemi tecnici non ne vedevo neanche l'ombra... mi era stato chiesto di presentare un problema. Avevo realmente il problema di non avere un problema. Cosa si fa in questi casi, oltre a disperare un po'? Si appiccia il computer, si apre il proprio browser preferito, si va su google e si scrive che si è tanto tristi perchè non si ha un problema. Qualcosa salterà fuori di sicuro. A me si è presentata questa pagina, poco amichevole dall'aspetto grafico, ancor meno nei contenuti... ma cristo, è il mio lavoro. Mi scelgo un problema, me lo studio per bene. Sant'iddio, finalmente ho del materiale di qualità! Sia chiaro, non è barare... si vuole che presenti un problema, ne ho cercato uno, l'ho studiato con onestà cercando di sviscerarne l'essenza, ho preparato una presentazione più chiara possibile. Credo di essere ancora nello spirito del "problem sharing". Spero sia servito al gruppo...
...in realtà non c'hanno capito un cazzo, solo 2 o 3 su 40 stavano dietro, non perchè io sia intelligente o cosa, no... semplicemente perché il problema che presentavo era di meccanica quantistica, senza alcuni prerequisiti non è di certo amichevole. I ragazzi del laboratorio sono quasi tutti informatici, spero di non avergli sfracassato i maroni più di tanto. Ma sono contento di come sia andata. La presentazione è finita col solito rinfresco, ma stavolta rinnovato nelle cibarie, gli ormai familiari dolcetti malesi erano affiancati da buonissimi cubettini di tradizione araba, portati dal collega iraqueno.
Buoni... anche se le loro donne dagli occhi truccatissimi e le borsette super dispendiose sono forzatamente mascherate di nero... buoni.
6 commenti:
A Giò , che voglia c'hai di tornare a casa ? Qui va sempre più tutto a puttane . Anche i difensori della famiglia tradizionale vanno a puttane nel vero senso della parola , e si fanno pure con la coca ; i ministri contestano il governo , la sinistra da addosso ai poveracci (precari e lavavetri) ; i lumbard fanno lo scipero del lotto e se avrà successo , visto che giocare al lotto è ritenuto cosa da 'bamba' , basterà applicare un semplice sillogismo aristotelico per stabilire che i lumbard sono tutti 'bamba' . Sembra che non siamo piu' l'ombelico del mondo : ci siamo voltati all'indietro e abbassati di 20 cm. (anzi 23....).
Sconfortato attendo di rivederti davanti a un buon espresso fumante (sperando che non se sia andato anch'esso a puttane).
Un abbraccio
Houston, il problema è che non ci bastano più le mele (adamitiche), ma dobbiamo farci le pere!
Nella relazione non hai indicato quale quesito di meccanica quantistica hai scelto: a leggerne i titoli sembrano ancora quelli delle polemiche provocazioni di Einstein contro i giocatori d'azzardo della nuova fisica (disuguaglianza di Bell vs il paradosso EPR?)...
Invece come risolvi il problema del bagaglio sovrappeso da riportare in Italia: baratti l'eccedenza coi dolcetti arabi?
...In dirittura d'arrivo!!....
Tutto è compiuto, anche se non sei ancora come "Cristo" anche tu hai portato a termine la tua missione.
E' giunta l'ora di tornare al paesello per ritrovare parenti, amici e possibilmente anche una compagna (meglio se fissa) noi ti aspettiamo a braccia aperte pronti a farci una magnata a quattro canasce.
Se hai qualche problemino valutario per il rientro chiedi pure all'esperto che sarà pronto nel consigliarti le migliori "sole" offerte dal mercato dove tutti attendono i tuoi poveri risparmi per brindare alla tua salute.
Noi parenti (almeno io) promettiamo fin d'ora di non assillarti troppo nei primi giorni post ritorno, prima le tue esigenze poi ... Comunque dacci modo almeno di poterti aiutare nelle cose che non riuscirai a fare da solo. Basta che ce lo fai sapere nel modo che preferisci.
Ultimi baci e abbracci virtuali, a presto - zio Ciro / Elsa / Paolo
grazie a tutti per l'appoggio è la vicinanza, alla fine il problema che ho presentato è quello delle mutually unbiased bases, partendo dal mean king's problem... trovate tutto, comprese referenze, nel link che ho messo nel post.
Beato te che sei impegnato con i problemi di meccanica quantistica!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Noi siamo impegnati con gli orari!!!!!!!!!!
Un saluto a presto da Daniela, Paola, Roberta e mamma!
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