Nel tardo pomeriggio del primo giorno qui a Singapore passeggiavo per una via abbastanza rinomata, sento due tipi che stavano parlando e "cavolo sono italiani"... non ci penso un attimo "ciao ragazzi, è da un sacco di tempo che non sento parlare italiano dal vivo... mi fa molto piacere sentirlo nuovamente". Ci mettiamo a raccontare un po' di cosa stiamo facendo in questa parte del mondo, anche loro lavorano nella penisola malese, ma rimarranno a Singapore per non più di un mese. Ci scambiamo i numeri, "magari se domani sera non avete nulla da fare ci possiamo andare a prendere una birra"... si rimane d'accordo così. Ieri nel tardo pomeriggio scrivo il messaggio per confermare la mia disponibilità, mi arriva una risposta del tipo "le faremo sapere" che però non puzzava assolutamente di 'sola'.
Ore 22.30, barba alla lunghezza perfetta, doccia rilassante, i capelli mi stavano particolarmente bene, camicia della festa nuova nuova, lenti a contatto, mi ero fatto bello come il sole... (gh gh) avevo deciso di ingannare l'attesa per la chiamata da parte dei tipi facendo una passeggiata... la via, in genere affollatissima, era già semivuota ed erano solo le 23 di domenica sera. "vabbè, magari basterà camminare un po' più su..." ma nulla da fare, tutti i gruppetti di persone che incontravo erano solo uno strascico di una giornata finita.
Iniziavo a chiedermi perché mai la chiamata fosse così poco puntuale... ma continuavo a passeggiare fiducioso, dovete capire, è molto difficile accettare una sconfitta del genere, anche solo rendersi conto di aver sprecato tutto quell'entusiasmo. Ogni passo che facevo sembrava avere il potere di uccidere le persone... avrò fatto duemila passi, una strage. Il mio substrato semicosciente iniziava ad avvisarmi che forse una chiamata non sarebbe arrivata, e nella mia testa scompariva l'immagine di un bel localino dove bere una birra e scambiare due parole. "Continuo a camminare, tanto che c'ho da perdere?"
E' stupido mettersi alla dipendenza di una chiamata, avrei potuto comunque usare il mio entusiasmo per andare in qualche posto a prendermi qualcosa da bere, ma
1) sulla mappa della metro ci sono disegnate circa 70 stazioni, che faccio scelgo a caso?
2) la metro sta per chiudere... se non becco il posto giusto subito, non solo non vado nel localino, ma mi tocca tornare a piedi in una città che non conosco e senza una mappa.
Continuo a camminare... ad un tratto incrocio una signora, avrà avuto sopra ai 40, truccatissima, molto appariscente, generosa scollatura...tutta vestita di rosa, sembrava una caramella gigante. Mi guarda, mi sorride e mi chiede come mai stessi camminando da solo... la mia risposta impacciata non fa altro che farle introdurre la seconda domanda..." ti piacerebbe..." poi non ho neanche capito cosa ha detto, ma era un mignottone che cercava clientela... è triste come Marcellino pane e vino, ma quello è stato il picco della serata.
"no thanks, bye miss"
Ore 22.30, barba alla lunghezza perfetta, doccia rilassante, i capelli mi stavano particolarmente bene, camicia della festa nuova nuova, lenti a contatto, mi ero fatto bello come il sole... (gh gh) avevo deciso di ingannare l'attesa per la chiamata da parte dei tipi facendo una passeggiata... la via, in genere affollatissima, era già semivuota ed erano solo le 23 di domenica sera. "vabbè, magari basterà camminare un po' più su..." ma nulla da fare, tutti i gruppetti di persone che incontravo erano solo uno strascico di una giornata finita.
Iniziavo a chiedermi perché mai la chiamata fosse così poco puntuale... ma continuavo a passeggiare fiducioso, dovete capire, è molto difficile accettare una sconfitta del genere, anche solo rendersi conto di aver sprecato tutto quell'entusiasmo. Ogni passo che facevo sembrava avere il potere di uccidere le persone... avrò fatto duemila passi, una strage. Il mio substrato semicosciente iniziava ad avvisarmi che forse una chiamata non sarebbe arrivata, e nella mia testa scompariva l'immagine di un bel localino dove bere una birra e scambiare due parole. "Continuo a camminare, tanto che c'ho da perdere?"
E' stupido mettersi alla dipendenza di una chiamata, avrei potuto comunque usare il mio entusiasmo per andare in qualche posto a prendermi qualcosa da bere, ma
1) sulla mappa della metro ci sono disegnate circa 70 stazioni, che faccio scelgo a caso?
2) la metro sta per chiudere... se non becco il posto giusto subito, non solo non vado nel localino, ma mi tocca tornare a piedi in una città che non conosco e senza una mappa.
Continuo a camminare... ad un tratto incrocio una signora, avrà avuto sopra ai 40, truccatissima, molto appariscente, generosa scollatura...tutta vestita di rosa, sembrava una caramella gigante. Mi guarda, mi sorride e mi chiede come mai stessi camminando da solo... la mia risposta impacciata non fa altro che farle introdurre la seconda domanda..." ti piacerebbe..." poi non ho neanche capito cosa ha detto, ma era un mignottone che cercava clientela... è triste come Marcellino pane e vino, ma quello è stato il picco della serata.
"no thanks, bye miss"