
La storia de un caru che sale sull'aereo a Roma e scende a Kuala Lumpur (ma che successivamente è risalito sull'aereo a Kuala Lumpur ed è tornato al punto di partenza, con qualche zaino in più)
E' saltato fuori fresco fresco un disegno di legge... riguarda l'editoria.
Già in un precedente post avevo trattato l'argomento. Spreco. Si trattava dell'entusiasmo riposto in una serata a Singapore, scaturito dal nulla e finito nel nulla. Il problema era dovuto all'attesa troppo fiduciosa di una chiamata che non sarebbe arrivata. Ora la causa è diversa, ma sempre di spreco si parla.
Quella del ritorno è una delle sensazioni più assurde, sono tornato in quella casa a ripe e quasi stento a riconoscerla, mi è alieno anche il sapore dell'acqua del rubinetto... sono qui, nulla o quasi è cambiato in sei mesi, ho la sensazione di aver sognato... evidentemente la strana percezione viene tutta dal fatto che quello cambiato sono io, non l'avevo capito...
Vi lascio con questa perla che avevo scritto dopo una settimana di soggiorno, esattamente subito dopo esser passato dal super hotel di lusso alla successiva bettola schifosa.
Capitano, perdio, cerchiamo di dare una ripulita a questa tomba! Foglie secche ovunque, ossa frantumate, licheni... qui sembra non passare più anima viva da troppo tempo. Muovere il culo!
Alla fine ce l'hanno fatta... cioè, almeno c'hanno provato.
Oggi è l'8 agosto, giorno 1 dello Sziget festival di Budapest. Mi sono alzato, una bella doccia, qualche nota con la chitarra, un pensiero alla stupenda settimana passata in mezzo al danubio, un pensiero agli amici che sono tornati o che stanno assaporando la magia per la prima volta, t-shirt, e via verso l'ufficio. Non ho il diritto di lamentarmi, dopotutto sono in Malesia. L'anno prossimo nulla mi tratterrà, tornerò sulle sponde del danubio con chiunque voglia assaporare o riassaporare quella esperienza, con quelle sue notti che ti sporcano, e con quelle che mondano, le mattine da soffocare sotto al sole, il battito che ti sveglia e ti fa addormentare. Tiratene fuori il meglio. Buona vacanza!
Tra pochi minuti mi fionderò a comprare i biglietti per l'atesissimo match IRAQ - KOREA che si terrà alle 18.20 di oggi nello stadio di fronte casa... inutile dire che tiferò IRAQ. Anche se l'Italia nel frattempo è diventata campione del mondo, il mondiale 2002 ancora fa male... in questo caso il perdono non mi viene proprio naturale... vi ricordate Byron Moreno?
Ieri mi stavo dirigendo verso la lavanderia, portavo delle lenzuola che avevano fatto il loro tempo, quando ho sentito venire dallo stadio, è a pochi metri da casa, rumori molesti che inevitabilmente mi hanno attratto. Non ci voleva troppa fantasia per capire che si stava per giocare uno dei match della fantastica coppa d'asia 2007... si gioca in Indonesia, Malesia, Thailandia e Vietnam. Sarebbe il corrispettivo asiatico dei nostri "europei" di calcio, ma, non me ne vogliano, la qualità del gioco non è propriamente eccelsa. Credo che la malesia partecipi perchè è nazione ospitante... in quanto a giocare a calcio... dico solo che hanno perso 5-1 contro la Cina e 5-0 contro l'Uzbekistan... ora non voglio dire nulla di male contro l'uzbekistan, ma diciamo che non compare tra le migliori nazionali del mondo, forse non compare proprio tra le nazionali del mondo.
spedizione riparola verso qualche match che conta...che so, tipo una partita di champions o robe così.
Allora, in Italia è quasi tempo di vacanze. Io ho ancora 8 giorni di ferie che non ho utilizzato. Ho voglia di andare un po' al mare, prendere il sole, nuotare fino allo sfinimento. Agli asiatici non piace abbronzarsi, non è conforme al loro gusto estetico, quindi mi toccherebbe farmi la vacanza da solo. Il messaggio che voglio comunicare è questo: Chiunque abbia voglia di venirsi a fare un giro in Malesia mi faccia sapere.
Fin da piccoli siamo stati abituati ad essere identificati col nostro nome proprio, esso diventa presto inscindibile dalla persona, suono che riassume in una parola ciò che sei. Al suono del tuo nome i tuoi amici, parenti, familiari entrano subito in contatto con l'immagine mentale che hanno di te. E' una sensazione forte. Qua in malesia, il miscuglio di razze ha creato una situazione strana... i nomi dei cinesi sono spesso difficili da ricordare per una mente abituata al nostro alfabeto, lo stesso della lingua malay, lingua ufficiale della malesia.
Solita riunione del minigruppo del giovedì, ma stavolta non è stata la riunione in se ad essere interessante. Dopo ogni meeting i malesi amano mangiare, ma non abbiate paura, non sto per parlare di cibo. Il rinfreschino è stato occasione per il minicapoccia di tirare fuori un'argomentazione da spettinare le coscienze.
Sono esattamente a 3 mesi di permanenza, il giro di boa... ne mancano esattamente 3 al mio ritorno.
Oggi vorrei parlare del minicapoccia, ma per non creare confusione devo introdurvi qualche personaggio. Allora il bigcapoccia è quello che incontrai a camerino ad ottobre e che mi ha permesso di essere qui, ma non ha nulla a che fare con questa storia. Il minicapoccia è un tipo sui quarantacinque anni che sta passando sei mesi qui, esattamente come sto facendo io. Il bigcapoccia, dalla fine di marzo, lo ha messo a capo del nostro gruppetto di 5 persone, dedite allo sviluppo di un progetto comune. Il nostro gruppetto è quindi composto da una ragazza, due ragazzi malesi, io, ed il minicapoccia. Il primo problema che salterebbe all'occhio anche ad un profano che assistesse alle nostre riunioni, è che il minicapoccia non sa un cazzo di informazione quantistica, ovvero sta studiando qualcosa, ma ancora ci si intreccia con questa roba. Io non sono di certo un genio, ma per ora la preparazione che mi ha lasciato camerino è stata perfettamente all'altezza dei compiti assegnatimi. Ma non è questo di cui voglio parlare. Ciò che attrae la mia attenzione è che spesso il minicapoccia è un po' maleducato nell'esternazione dei suoi pensieri, dovrebbe essere più umile, ed evitare di dispensare insegnamenti non richiesti con scarsa gentilezza. Porto qualche esempio.
se avessi con le donne il 10% del successo che ho con i gai tutto sarebbe molto più bello.

G=caru
Ritorniamo a storie di vita vissuta...
centro.
Ormai sono due mattine consecutive che cammino per andare a lavoro, il bus, per qualche inspiegabile motivo ha cambiato orario e non mi permette più di arrivare al lavoro in orario. Non voglio soffermarmi sul fatto che in una capitale si debbano urlare bestemmie al cielo solo perchè non si capisce un cazzo su come funzionino i bus. L'aspetto che mi interessa, sconcertante, è che non solo il bus arriva 20 minuti dopo, ma tutta la vita intorno a me sembra essersi spostata di 20 minuti. Gli abituali passeggeri mattuttini che salgono alla mia fermata hanno anch'essi iniziato ad arrivare 20 minuti in ritardo... tutto è traslato...come è possibile? Ho pensato che magari fosse il mio orologio ad essere 20 minuti avanti, ma non è lui la causa di questo corale ritardo. L'unica spiegazione che sono riuscito a dare è che i malesi abbiano un senso apposito, dedicato a come muoversi in città. E' il senso che permette loro di essere vivi dopo aver attraversato la strada con poca cautela, è anche il senso che li informa sugli eventuali ritardi dei bus. Avete presenti le rondini? Loro sanno quando arriva la primavera, lo stesso vale i malesi con i bus.
Ciò di cui voglio parlare è quell'oggetto che potete ammirare nell'immagine. Si tratta di un frutto che cresce su un albero chiamato Durian. La gente ne va pazza...
Nel tardo pomeriggio del primo giorno qui a Singapore passeggiavo per una via abbastanza rinomata, sento due tipi che stavano parlando e "cavolo sono italiani"... non ci penso un attimo "ciao ragazzi, è da un sacco di tempo che non sento parlare italiano dal vivo... mi fa molto piacere sentirlo nuovamente". Ci mettiamo a raccontare un po' di cosa stiamo facendo in questa parte del mondo, anche loro lavorano nella penisola malese, ma rimarranno a Singapore per non più di un mese. Ci scambiamo i numeri, "magari se domani sera non avete nulla da fare ci possiamo andare a prendere una birra"... si rimane d'accordo così. Ieri nel tardo pomeriggio scrivo il messaggio per confermare la mia disponibilità, mi arriva una risposta del tipo "le faremo sapere" che però non puzzava assolutamente di 'sola'.
Post per avertire che sono vivo e sono a singapore... non ho molto da dire per ora, ho solo passeggiato lungo una via piena di negozi, oggi mi vado a fare un giro un po' più culturale (si spera), intanto vi lascio una foto che ho fatto dalla finestra dell'hotel.
Avevo assolutamente abbandonato l'idea di partecipare oggi alla celebrazione protestante in programma. In realtà sono venuto a sapere che non si tratta di una clelebrazione. Infatti ieri sera, mentre ero in camera a farmi i cazzi miei, qualcuno bussa... coinquilina!
Una storia fresca fresca, un fatto avvenuto giusto ieri sera. Ore 20.30 circa, me ne stavo tornando a casa dal lavoro, avevo rinunciato ad aspettare il bus, a quell'ora è quasi impossibile beccarne uno dentro al technology park. Una passeggiata come tante, ero ormai a soli 50 metri dal cancello del mio palazzo e nell'oscurità della via un uomo richiama la mia attenzione. "Sei mussulmano?" mi chiede, ed io "no, sono italiano". Chiedermi se fossi mussulmano mi ha dato l'impressione che fosse per stabilire un contatto basato su qualcosa di comune, ovviamente penso di averlo deluso in quel senso. Un uomo alto, molto magro, scuro di carnagione con baffi nerissimi. Per quanto potessi capire in quella oscurità sembrava avere tratti indiani, difficile da dire. Credevo volesse un'informazione, ma così non era. Inizia a raccontarmi la sua storia: "Poco fa sono andato in bagno, qua vicino allo stadio... ho dimenticato il mio marsupio nel bagno con dentro portafogli, documenti e cellulare. Sono tornato a prenderlo ed erano scomparsi i soldi ed il cellulare. Non so come tornare a casa, non ho più i soldi per il bus, e non posso chiamare".
Domenica della settimana scorsa ho accettato l'invito della mia house-mate di andare in chiesa. Potrà suonare strano, ebbene si, pare quasi fantascienza, ma sono andato in chiesa. La mia coinquilina è protestante, tutta la mia curiosità era rivolta verso qualcosa di diverso.
M'è venuta un'idea tanto bella quanto malsana. Per chi ha Google Earth, oppure ha voglia di scaricarlo ed istallarlo, eccovi un file che vi farà vedere le foto satellitari dei luoghi che stanno caratterizzando la mia avventura in malesia. C'è l'azienda, il posto dove ho perso il tesserino, l'hotel del mistero... insomma i diversi luoghi che finora avete sentito nominare nei miei racconti, potete ora guardarli dall'alto nella foto del mondo.
Vuoi mangiare maiale? E' possibile, sebbene mi trovi in uno stato mussulmano, c'è una vasta presenza di persone di razza cinese che ne fa largo consumo. Basta entrare nel Carrefour e cercare un po'... allora qui c'è il banco delle spezie, che cazzo di puzza... qui ci sono queste cavolo d'anguille vive che non appena mi vedono fanno finta di essere morte... qua c'è la sezione riso, 200mq di solo riso... ma che diavolo è quella stanzina appartata dove troneggia quel mega cartellone rosso con la scritta NON-HALAL?